Le Vie dei Tesori 2020: ecco il programma che coinvolgerà diverse città siciliane, tra cui Catania, Palermo, Noto, Scicli, Sciacca.
Torna Le Vie dei Tesori 2020 in Sicilia. Dopo un settembre con 24mila gli ingressi nelle prime città, è il turno adesso di Palermo, Catania, Ragusa, Scicli, Noto, Sciacca e la “debuttante” Monreale (dal 10 ottobre). Fino all’8 novembre, il capoluogo sarà protagonista con weekend tutti da vivere.
Catania ha preparato un’edizione tutta da scoprire: accanto ai luoghi, tante esperienze e passeggiate che scavano nell’anima vera della città, recuperando spazi privati e riscoprendo il patrimonio immateriale. C’è poi il regno del Barocco, poi, con Ragusa, Scicli e Noto, che si potrà scoprire con un unico coupon, tra campanili, palazzi, case scavate nella roccia, antiche farmacie e passeggiate interattive. Nelle tre città il Festival si srotolerà lungo tre weekend, dal 3 al 18 ottobre.
Negli stessi fine settimana ritorna anche Sciacca, con dieci siti, che si potranno visitare anche con i coupon residui di Sambuca e Naro. Nella cittadina agrigentina tornano alcuni luoghi amati, come il giardino segreto di palazzo Lazzarini, ma apriranno anche i laboratori artigianali dei ceramisti e dei mastri corallari, e poi tante passeggiate in programma.
Le Vie dei Tesori 2020: Palermo
Il Festival torna dove è nato quattordici anni fa. E mai come quest’anno spinge a visite inedite e esperienze lontane dalla quotidianità. A Palermo, in questo primo weekend, si potrà ritrovare l’eleganza british di Delia, l’ultima dei Whitaker nei salotti della sua villa o raggiungere i giardini dell’emiro Jafar e assistere a un concerto di pianoforte. Si potrà scendere sott’acqua con l’aiuto di un sub esperto o salire agli eremi nascosti dei santi eremiti.
Poi oggi tante visite serali, a partire dal settecentesco Palazzo Costantino, collegato a uno dei Quattro Canti, quasi mai aperto al pubblico, in cui potrete scoprire affreschi del Velasco, Martorana e Fumagalli. Aperte anche sabato sera la cupola del Santissimo Salvatore e la Torre di Sant’Antonio Abate, con due prospettive diverse sulla città, mentre negli antichi saloni di Palazzo Alliata di Villafranca si entrerà dalle 18 alle 21 con guide in costume.
Da non perdere anche il concerto, questa sera, sia alle 19 che alle 20,15, in quel luogo da sogno che sono i giardini arabi di Maredolce con protagonista la delicata virtuosa tedesca Marie Rosa Günter che al piano affiancherà il Palermo Classica String Quartet in un programma mozartiano.
Le Vie dei Tesori 2020: Catania
Catania torna tra le città del Festival con una veste nuova. Accanto ai luoghi aperti, tante passeggiate d’autore ed esperienze per scoprire il volto più autentico della città e anche dei borghi intorno, di mare e di terra: Ognina, Aci Trezza, Randazzo, Misterbianco.
Molti luoghi sono tornati a grande richiesta, altri sono veramente inediti. Si percorreranno i camminamenti segreti delle monache di clausura, si scenderà nelle terme antiche. Dalla visita teatralizzata alla cupola di Sant’Agata, al laboratorio dei Fratelli Napoli, alla bottega Cartura dove si creano impalpabili delicatezze di carta, allo spazio d’arte al femminile Tabaré con la mostra fotografica “L’isola degli arrusi” di Luana Rigolli sul confino degli omosessuali catanesi nel 1940 alle Tremiti.
Ma la vera scoperta di quest’anno saranno di certo i rimandi al Rinascimento fiorentino di Palazzo Scuderi Libertini, con il suo loggiato defilato e la terrazza affacciata sul giardino; e l’ex industria delle calzature Ega, 850 metri quadrati, su tre livelli in stile Decò, per notare i cambiamenti della moda e dello stile attraverso i decenni.
Tra le tantissime esperienze sono da non perdere i cantieri Rodolico dove si costruiscono le barche trezzote (si potrà navigare lungo Aci Trezza o veleggiare guardando Ognina); il camminamento su porta Uzeda o il terrazzo del monastero di San Giuliano dove si arriverà per la prima volta fino alla “lanterna”.
Le Vie dei Tesori 2020: Val di Noto
Si visiteranno con un unico coupon tre città-gioiello del Val di Noto. Tornano anche quest’anno Ragusa, Scicli e Noto, dove il Festival entrerà nei palazzi sontuosi del barocco aprendo salotti inediti e andrà per cappelle rupestri e povere case scavate nella roccia.
A Ragusa dodici luoghi aperti, si parte dal campanile di San Giovanni Battista per raggiungere il Museo delle Confraternite nella Chiesa dell’Annunziata; dopo aver ammirato il soffitto di Sant’Agata ai Cappuccini, non si può perdere il retablo in pietra di San Giorgio. Novità di quest’anno sono la bottega di Cinabro carrettieri, gli artigiani Damiano Rotella e Biagio Castilletti, tanto amati da Dolce e Gabbana, e Steve McCurry; e il palazzo liberty degli Antoci.
Dodici siti anche per Scicli dove apre per la prima volta il settecentesco Palazzo Beneventano, considerato uno dei monumenti più importanti della Sicilia: bello, emblematico ed enigmatico, attrae l’attenzione per le decorazioni grottesche dei mensoloni barocchi che sostengono i balconi. Attireranno di certo i visitatori, le case scavate nella roccia di Chiafura, dove fino agli anni Sessanta si viveva veramente in povertà.
Poi c’è Noto, la capitale del barocco che ha preparato un’edizione gioiello di sette siti, due passeggiate d’autore e un percorso multimediale. Aprono le porte alcune delle chiese più belle della cittadina, ricostruite dopo il disastroso terremoto del 1693. Si potrà visitare anche il neonato Parco dell’Anima dove ci si muove tra opere d’arte en plein air, mentre sono in programma una passeggiata interattiva in realtà aumentata tra i ruderi dell’antica Noto, e due esperienze nell’ex convento di Santa Chiara, che oggi ospita il Museo Civico.
Le Vie dei Tesori 2020: Sciacca
Il Festival arriva per la seconda volta anche a Sciacca, che potrà essere visitata anche con i coupon residui di Sambuca e Naro. Si ritorna anche quest’anno nel giardino segreto di palazzo Lazzarini e si visita all’Archivio di Stato, una mostra documentaria che racconta ospedali, sanità e prevenzione sul territorio attraverso i secoli. Dalle “gelosie” si sbircia la chiesa del Collegio e a Sant’Onofrio si pregherà il santo degli “oggetti” smarriti. Al circolo Garibaldi vi mostreranno una firma autografa dell’”eroe dei due mondi”; e, accanto alla Galleria Fazello, l’appena riaperto Museo del Mare.
Ma questa seconda edizione del festival a Sciacca è soprattutto dedicata ai laboratori dei ceramisti e dei mastri corallari. Questa domenica, sia alle 11 che alle 16, si potranno ascoltare e osservare gli abili orafi del laboratorio di famiglia dei gioiellieri Conti. Diverse le passeggiate in programma, domenica si inizia con l’importante necropoli Tranchina, imponente insediamento preistorico di 41 tombe ipogeiche che risalgono all’Età del rame, a 8 chilometri dal centro abitato verso Ribera.
Photo credits: Le Vie dei Tesori
Articoli a cura della redazione di SiciliaLive.eu
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