L’acquisizione della BaxEnergy rafforzerà anche le relazioni tra Italia e Giappone, tra Catania e Tokyo, tra Acireale e Musashino.


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La Sicilia conquista il Giappone con energie rinnovabili e hi-tech

La Sicilia conquista il Giappone: il colosso nipponico Yokogawa, leader mondiale nel settore dell’automazione industriale e delle soluzioni di controllo distribuito, acquisisce  Bax Energy, start up italiana nello sviluppo delle tecnologie avanzate per la gestione di centrali ad energia rinnovabile, includendo l’energia eolica, solare, idroelettrica, e la nuovissima tecnologia ad idrogeno verde.

Previste 100 nuove assunzioni, per affiancare le 100 risorse già in organico. Prevista anche la creazione di una nuova sede carbon positive (attualmente in fase di ricerca) e la ricerca di altre società territoriali da acquisire per il potenziamento del business.

Il colosso giapponese opera, da più  di un secolo, attraverso una rete globale di 127 sedi distribuiti in 59 paesi, impiegando quasi 18mila dipendenti. Yokogawa fornisce soluzioni avanzate nelle aree di misurazione, controllo e informazione a clienti di una vasta gamma di industrie, tra cui quella energetica, chimica, dei materiali, farmaceutica e alimentare.

L’acquisizione è stata formalmente presentata l’11 Luglio scorso, durante una conferenza stampa che ha visto la partecipazione delle Istituzioni e di una delegazione dal Giappone,  al Centro Internazionale “ Free Mind Foundy” di Acireale, hub tecnologico fondato dall’ ingegnere Simone Massaro, artefice di Bax Energy.



 «Siamo orgogliosi di essere entrati a far parte di questa alleanza globale fra Paesi volta ad impiegare la tecnologia italiana per creare un mondo più verde – ha affermato Simone Massaro, subito confermato come Presidente del CDA e Amministratore delegato di BaxEnergy –. Con l’acquisizione da parte di Yokogawa saremo in grado di accelerare i nostri processi di ricerca e sviluppo e fornire la nostra tecnologia in nuovi Paesi del mondo fino ad ora per noi irraggiungibili».

La fase di sviluppo conterà 150 milioni di euro che – nel breve periodo, da qui a tre anni – serviranno a trasformare l’azienda siciliana in leader globale nella decarbonizzazione.

Progressivamente, grazie agli investimenti della Yokogawa nella BaxEnergy, l’Italia diventerà il centro nevralgico di un’infrastruttura intelligente in grado di collezionare e analizzare dati provenienti da tutto il mondo con un conseguente miglioramento delle relazioni internazionali e del posizionamento strategico del nostro Paese nel mondo.



«Da Catania, il lavoro di BaxEnergy raggiungerà il mondo intero e contribuirà a renderlo un luogo più verde per tutti. Puntiamo a una crescita decuplicata dei ricavi nei prossimi cinque anni. Creeremo nuove opportunità e posti di lavoro per i giovani talenti italiani qui a Catania» così Hitoshi Nara san, President & CEO di Yokogawa ElectricCorporation, ha avviato la nuova fase di potenziamento di BaxEnergy: «La tecnologia sofisticata di BaxEnergy, l’ingegneria intelligente dei dati e le soluzioni complessive di gestione delle energie rinnovabili, così come l’esperienza del vostro team – ha aggiunto – sono state le principali ragioni per cui abbiamo deciso di investire qui in Sicilia, con un’offerta ancora più forte e completa garantiremo supporto locale in tutti i continenti dove operiamo».

Koji Nakaoka, vicepresidente di Yokogawa Electric Corporation e responsabile della divisone Energia e Sostenibilità della società ha affermato: «Yokogawa contribuisce alla realizzazione di una società resiliente e sostenibile supportando operazioni sicure e ottimali lungo la catena di approvvigionamento energetico, oggi sempre più diversificata. Non vediamo l’ora di mettere a frutto i punti di forza unici di BaxEnergy per generare sinergie e raggiungere questo obiettivo».

L’acquisizione della BaxEnergy rafforzerà anche le relazioni tra Italia e Giappone, tra Catania e Tokyo, tra Acireale e la sua gemella, Musashino, dove ha sede Yokogawa.



È intervenuto in remoto il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: «L’acquisizione di BaxEnergy da parte della Yokogawa Electric Corporation – ha sottolineato – testimonia l’importante riconoscimento di un’eccellenza italiana che dal nostro territorio in pochi anni si è affermata nel panorama europeo. Il nostro Governo e il Ministero che rappresento è al fianco delle imprese nella transizione ecologica dei processi produttivi e nella riconversione alla produzione di nuove tecnologie green. Nella prima metà di quest’anno abbiamo registrato 9 miliardi di investimenti, l’impegno di pubblico e privato è una leva indispensabile per crescere. Lo sanno bene i sindaci Barbagallo e Trantino con cui abbiamo partecipato all’avvio di grandi investimenti nell’Etna Valley. Quella annunciata oggi è una via per costruire un futuro competitivo in Sicilia che può diventare la piattaforma produttiva in cui le due transizioni, le due sfide, quella digitale e green, si coniugano insieme facendo dell’Isola l’area più significativa e produttiva del Mediterraneo».

Alla conferenza stampa ha preso parte Enrico Trantino, sindaco della Città Metropolitana di Catania: «Si rafforza così il distretto produttivo di Catania per le energie rinnovabili, che alle falde dell’Etna hanno il loro epicentro europeo – ha sottolineato – i nuovi investimenti di un colosso mondiale qual è Yokogawa, innescano una nuova spinta per lo sviluppo delle tecnologie avanzate sostenibili in Sicilia, che si conferma attrattiva sia per le risorse naturali di cui dispone, sia per le tante intelligenze che la animano».



Roberto Barbagallo, sindaco di Acireale ha affermato: «Siamo fortunati ad avere una realtà così importante nella nostra città, l’espansione a livello internazionale e la crescita con il supporto di capitali esteri genererà sviluppo economico e favorirà la creazione di nuovi posti di lavoro per le giovani eccellenti risorse che potranno investire il loro futuro in questo territorio».

Il magnifico rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo ha evidenziato: «Le aziende che scelgono di investire nel distretto catanese sanno che possono contare su una massa critica di ricercatori e di neolaureati qualificati provenienti dal nostro Ateneo, e proiettati sull’innovazione e sulla sostenibilità, già perfettamente integrati con il tessuto imprenditoriale e aperti alle più vantaggiose collaborazioni internazionali. L’Università di Catania è certamente uno dei valori aggiunti di questo territorio».

Articolo a cura di Rita Vinciguerra

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