Nella tappa di Messina del tour MAX FOREVER (Hits Only), bagno di folla per Max Pezzali: il racconto del concerto allo stadio Franco Scoglio.


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In quasi 30.000 a Messina “Nella notte” del mito Max Pezzali

Se Jovanotti è il ragazzo fortunato, Max Pezzali all’antitesi è il fautore della regola dell’amico, anticamera della moderna friendzone che attanaglia le nuove generazioni.

Musicisti e sbandieratori in pettorine colorate hanno aperto la tappa Messinese dell’ex frontman degli 883, con profusione di musica e allegria su e giù per il palco.

D’altronde la parata, che ha vissuto un prologo il il pomeriggio precedente, si è posta come necessario tassello propedeutico allo spettacolo musicale culminato allo stadio Scoglio di Messina.





Il concerto di Max Pezzali a Messina

Lo spirito guida del tour MAX FOREVER (Hits Only) risiede in pochi ma vincenti ingredienti e si prefigge come obiettivo gioia e un po’ di sano fancazzismo da nord a sud per tutta l’Italia.

Un invito a guardare sempre i lati positivi e a non prendersi mai sul serio, perché le menate hanno vita breve e non conducono a dei rapporti sani e soddisfacenti. E che tutto debba sempre andare come deve andare.

Di Max Pezzali i molteplici fan, accorsi da ogni parte della Sicilia,  non possono che tesserne le lodi, in quanto compagno fedele di amicizie, amori e disavventure e colonna sonora di ogni sorta di evento capitato sul proprio percorso di vita. Le parole d’ordine è la rinnovata nostalgia, sentimento nobile che permette una crescita caratteriale dell’individuo, ma anche tantissimo divertimento.



Il trittico Nord Sud Ovest Est / Tieni il tempo / Con un Deca, infatti, ha consegnato un finale letteralmente discotecaro, culminato all’unisono in un moto di spensieratezza in cui tutti i presenti si sono identificati e scatenati tra balletti, tarantelle e urla a squarciagola.

Non solo divertimento, però: sulle note iniziali di “Una canzone d’amore”, uno dei must ventennali di Pezzali, si è poi assistito ad una proposta di matrimonio del tutto “improvvisata”. Il “ti amo” plateale pronunciato dall’amato ha avuto esito positivo e trovato il giusto riscontro da parte della fortunata futura sposa, inebriata dall’atmosfera romantica del momento.



Il primo tour negli stadi d’Italia ha fatto registrare un bagno di folla ad opera di chi ha voluto omaggiare, qualora ce ne fosse ancora di bisogno, la scintillante carriera di Max Pezzali ed il suo repertorio che va da “Hanno Ucciso l’uomo ragno” a “Nessun Rimpianto”, passando per “La Dura legge del Gol” ed “Eccoti”. Tutti pezzi iconici che hanno saputo far vibrare le corde di generazioni diverse e rimasti intatti nell’immaginario collettivo dopo decenni dalla loro rispettive pubblicazioni.

Le sorprese in scaletta comunque non sono mancate: dall’ultimo singolo uscito ad aprile “Discoteche abbandonate”, accolto con discreta gioia dai fan, sino all’esecuzione di “Ci sono anch’io”, brano più riflessivo e mai eseguito live prima d’ora, oltre che colonna sonora del film d’animazione “Il Pianeta del Tesoro”.

Un concerto variopinto di luci, emozioni e sentimenti che ha rinsaldato lo splendido legame che vige tra Max Pezzali e le oltre 28mila presenze che hanno assiepato l’impianto in una calda serata estiva di luglio.

Articolo a cura di Claudio Cutuli



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Photo credits: Luca Marenda

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