Il programma del festival di Acireale dedicato ai pupi siciliani: questi si distinguono dalle altre marionette per la loro peculiare meccanica di manovra.


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Festival dell’Opera dei Pupi: scatta la terza edizione ad Acireale

Ad Acireale arriva la terza edizione del Festival dell’Opera dei Pupi. In conferenza stampa è stato presentato il programma completo dal sindaco Roberto Barbagallo, l’assessore alla Cultura Enzo Di Mauro e dalla vicepresidente della IV commissione consiliare Teresa Pizzo. Presenti, tra gli altri, anche l’assessore alle Attività Produttive Laura Toscano, il presidente Michele Greco e i componenti del consiglio comunale Simona Postiglione e Daniela Pavone, il dirigente Antonino Molino e la responsabile dei Servizi culturali Nunzia Torrisi.

Il teatro di figura in Sicilia

L’Opera dei pupi siciliani è un particolare tipo di teatro delle marionette che si affermò stabilmente nell’Italia meridionale e soprattutto in Sicilia tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. I pupi siciliani si distinguono dalle altre marionette essenzialmente per la loro peculiare meccanica di manovra e per il repertorio, costituito quasi per intero da narrazioni cavalleresche derivate in gran parte da romanzi e poemi del ciclo carolingio. Ormai universalmente noto che la tradizione dell’Opera dei Pupi, sia una delle marche d’identità più rappresentative della cultura isolana, è riconosciuta dall’Unesco tra i “Capolavori del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità”.



L’opera dei Pupi acese

Ad Acireale la tradizione dell’ Opera dei Pupi risale al 1887 con l’apertura del primo teatro ad opera del puparo acese Don Mariano Pennisi, che adotterà sul piano tecnico soluzioni diverse rispetto alla tradizione catanese, portandola a distinguersi da questa sia per la grandezza dei pupi che per la tecnica di manovra utilizzata, che permette ai pupi di muoversi anche longitudinalmente. Nel 1928 il crescente successo lo spinse a spostarsi nel teatro di via Alessi. Nel 1934 alla morte di Don Mariano Pennisi gli successe il figlio adottivo Emanuele Macrì, da lui salvato durante il terremoto di Messina del 1908. All’attività svolta in ambito locale, Macrì affiancò, a partire dal 1953, la partecipazione a diverse manifestazioni con cui ottenne riconoscimenti anche a livello internazionale. “Attivo, irrequieto geniale e impareggiabile”, Macrì riusciva a creare con il suo pubblico un dialogo diretto e speciale, per lui i suoi pupi erano “in carne ed ossa” ed avevano un’anima. Macrì costruiva da se le armature, si occupava della stesura dei testi e attraverso lo studio del carattere dei personaggi, elaborò una “rinnovata concezione recitativa”.



Il Festival dell’ Opera dei Pupi

Nella ricorrenza del cinquantesimo della morte di Emanuele Macrì, il Teatro dei Pupi, che nel 1983 è stato dichiarato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali di Catania “testimonianza di rilevante interesse culturale in quanto unico esempio di teatro stabile la cui attività rimane legata alla tradizione siciliana dell’Opera dei Pupi”, riaprirà le porte dopo i lavori di restauro e ospiterà le rappresentazioni delle compagnie acesi, che saranno offerte al pubblico gratuitamente.

Venerdì 7 giugno, la giornata di apertura sarà dedicata alla figura e all’opera dell’illustre puparo Emanuele Macrì con un convegno, alle 17.30, che vedrà la partecipazione di insigni studiosi delle tradizioni popolari e il coinvolgimento della Soprintendenza ai Beni Culturali di Catania e del Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania e l’intitolazione del Teatro di via Alessi, in segno di stima e gratitudine verso una delle figure più incisive della cultura e delle tradizioni popolari acesi.

La “Mostra della Raccolta Teatro Pennisi – Macrì di Acireale, dei pupi e delle attrezzature di teatri siciliani” ospitata nei locali annessi al Teatro, sarà visitabile nelle giornate del Festival dalle 9:00 alle 22:00 con orario continuato.

Le più prestigiose compagnie siciliane si esibiranno su un palco in piazza Alfio Grassi, per offrire al pubblico un momento di confronto tra le diverse scuole dell’Isola, in una manifestazione che recupera la sua antica vocazione.

Nelle giornate del Festival dell’Opera dei Pupi la via Alessi diverrà una sede espositiva estemporanea per i maestri pupari, pittori e scultori e piazza Alfio Grassi sarà arricchita da un’esposizione di carretti siciliani, parte importante della tradizione artigiana e del folclore locale.



Il programma del Festival dell’Opera dei Pupi

Venerdì 7 giugno

Ore 17:30 Teatro Opera dei Pupi E. Macrì, Via Alessi. Convegno “Emanuele Macrì a 50 anni dalla morte” intervengono: Sebastiano Caramma, Biagio Fichera, Santi Consoli, Alessandro Napoli, Sergio Bonanzinga. Introduce Orietta Sorgi.

Proiezione del video “Omaggio a Macrì” realizzato da Cine Foto Club Galatea di Acireale. Introduce Mario Musmeci.

Ore 19:30 Via Alessi, Cerimonia di intitolazione del Teatro a Emanuele Macrì

Ore 20:30 Piazza Alfio Grassi Spettacolo a cura della compagnia teatrale Thalia (Paternò)

Sabato 8 giugno

Ore 18:00 Teatro Opera dei Pupi E. Macrì, Via Alessi. Spettacolo a cura dell’Opera dei Pupi di Ariosto & Calabretta (Acireale)

Ore 20:30 Piazza Alfio Grassi Spettacolo a cura dell’Opera dei Pupi Siciliani G. Canino (Alcamo)

Domenica 9 giugno

Ore 11:00 Teatro Opera dei Pupi E. Macrì, Via Alessi. Spettacolo a cura dell’Opera dei Pupi di Ariosto & Calabretta (Acireale)

Ore 18:00 Teatro Opera dei Pupi E. Macrì, Via Alessi Calabretta (Acireale)

Ore 20:30 Piazza Alfio Grassi Spettacolo a cura dell’Associazione Agramante Famiglia Argento (Palermo)



Venerdì 14 giugno

Ore 18:30 e ore 20:30 Cinema Margherita Proiezione del film “TURI E I PALADINI”, regia di A. D’Alessandro. Interviene l’attore Gianni Sineri. Introduce Mario Patanè, esperto di cinematografia

Sabato 15 giugno

Ore 18:00 Teatro Opera dei Pupi E. Macrì, Via Alessi. Spettacolo a cura della Compagnia “I Paladini” di Scalia Orazio (Acireale)

Ore 20.30 Piazza Alfio Grassi Spettacolo a cura dell’Antica Compagnia Opera dei Pupi Famiglia Puglisi (Siracusa) introduce il Prof. Giovanni Vecchio

Domenica 16 giugno

Ore 11:00 Teatro Opera dei Pupi E. Macrì, Via Alessi Spettacolo a cura della Compagnia “I Paladini” di Scalia Orazio (Acireale)

Ore 18:00 Teatro Opera dei Pupi E. Macrì, Via Alessi Spettacolo a cura della Compagnia “I Paladini” di Scalia Orazio (Acireale)

Ore 20:30 Piazza Alfio Grassi Spettacolo a cura dell’Associazione Arte Pupi Fratelli Napoli (Catania)



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Le dichiarazioni

“Il Festival dell’Opera dei Pupi, che coinvolgerà compagnie e artisti da tutta la Sicilia è la migliore occasione per inaugurare il Teatro di via Alessi e ricordare la grande figura di Emanuele Macrì per quello che ha dato alla nostra città – ha sottolineato il sindaco Roberto Barbagallo-. Questo Teatro con il Museo annesso costituisce un polo culturale e turistico importantissimo e questa sarà l’occasione per riaccendere l’attenzione sul valore di quanto esiste ad Acireale. Ringraziamo la passata Amministrazione per aver inviato la richiesta di finanziamento, gli uffici e chi ha seguito i lavori di ristrutturazione. Il prossimo passo sarà trovare la quadra per la gestione, perché il teatro non dovrà restare chiuso come accaduto negli anni passati, abbiamo tanti pupari nel nostro territorio e possiamo offrire una programmazione regolare di spettacoli per gli appassionati, i ragazzi, le scolaresche e i turisti. Questo è uno dei contenitori con contenuti importanti del nostro patrimonio e fa parte del programma di sviluppo della città. Ringrazio, infine, l’assessore regionale alle Autonomie Locali e alla Funzione Pubblica Andrea Messina, che sarà presente all’intitolazione del Teatro, per aver sostenuto il Festival”.



“Cogliendo il forte interesse per l’Opera dei Pupi durante la Festa dei Fiori abbiamo pensato di raddoppiare gli spettacoli tra il Teatro, dove si esibiranno le compagnie acesi e piazza Alfio Grassi, dove si esibiranno compagnie provenienti da tutte le province siciliane. Oltre agli spettacoli, apriremo con un convegno a cui prenderanno parte illustri studiosi delle tradizioni popolari e venerdì 14 sarà proiettato il film dedicato a Macrì “Turi e i paladini”, con ospiti importanti che hanno partecipato al film. Ringrazio lo staff dell’Ufficio Cultura, per il grande lavoro di squadra, l’Istituto comprensivo Giovanni XXIII che parteciperà con i suoi Paladini della cultura siciliana, l’assessore alle Attività Produttive Laura Toscano che ha lavorato all’ alllestimento delle botteghe e delle esposizioni, e infine Geraldine De Leon l’illustratrice che ha realizzato le immagini del nostro Festival -ha detto l’assessore alla Cultura Enzo Di Mauro-. Se chiudo gli occhi e vado avanti di qualche anno, riesco a vedere la città veramente rinnovata”.



“Nel 2001 l’Unesco ha riconosciuto l’opera dei pupi come un bene culturale da salvaguardare e valorizzare. Don Mariano Pennisi, fondatore del teatro, ed il suo successore Emanuele Macrì hanno raccontato le tipiche storie epico-cavalleresche delle gesta dei paladini, creando una tradizione e una scuola acese. La fama di Macrì crebbe al punto che il “puparo” portò i suoi spettacoli anche all’estero, dove furono ammirati e apprezzati da artisti di tutto il mondo. Siamo felici di dedicare lo stabile al maestro Emanuele Macrì e siamo anche entusiasti di riprendere un festival regionale, arrivato alla sua terza edizione”, ha ricordato Teresa Pizzo.



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Articolo a cura di  Rita Vinciguerra

Sicilia Live

Articoli a cura della redazione di SiciliaLive.eu

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