I rosanero, finora imbattuti fuori casa, cadono a Marassi contro la Sampdoria, a cui basta la rete di Borini per assicurarsi tre punti vitali. Preoccupa la prestazione delle Aquile: Corini a rischio?


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Sampdoria-Palermo 1-0: rosanero opachi a Genova [Highlights]

Serie A, stagione 2009-10, penultima di campionato: Palermo – Sampdoria mette in palio, per entrambe, un sorprendente quanto inaspettato posto ai preliminari di Champions League, a cui andarono alla fine i blucerchiati. Da lì in poi, una serie di pochi alti e progressivi bassi per entrambe, fino ad oggi. Giorno in cui, dopo oltre vent’anni, le due squadre si ritrovano di fronte ma in cadetteria.

Teoricamente tra le candidate al ritorno in massima serie, Sampdoria e Palermo arrivano al match con ambizioni praticamente opposte: la prima, per tirarsi fuori da un’inaspettata zona retrocessione; il secondo, per non perdere ulteriore terreno – dopo il brutto k.o. interno col Lecco – dal gruppo lanciato all’inseguimento del Parma, attuale capolista.



La partita

Sotto il diluvio di Genova, i padroni di casa partono in quarta, sfiorando subito il vantaggio con una botta dell’ex Kasami (quattordici presenze in rosanero nella stagione aurea 2010/11) tra i migliori dei suoi per tutto il match. I primi venti minuti sono a trazione blucerchiata: il Palermo si affida ai guantoni di un attento Pigliacelli per respingere i tentativi di Vieira, Gonzalez e Borini. I rosanero, dal canto loro, faticano a imbastire gioco e a trovare l’area avversaria, nella quale si affacciano solo intorno alla mezz’ora. Tolto un tentativo velleitario di Di Francesco, la più ghiotta occasione ce l’hanno, in sequenza, Ceccaroni di testa ed Henderson con una sorta di rigore in movimento, entrambi neutralizzati dai salvataggi decisivi di De Paoli che si sostituisce a Stankovic, quasi mai impegnato nei primi 45’.

Al quarantesimo la Samp rialza la china e trova l’occasione per sbloccare il match: su cross in area, Esposito anticipa Lucioni, che colpisce il primo anziché il pallone. Nonostante il consulto Var, Doveri conferma il rigore e dal dischetto sbaglia Borini con buon riflesso di Pigliacelli (dubbia la regolarità della sua posizione sulla linea di porta) che però non può nulla sulla ribattuta vincente dell’ex Milan, al quinto centro stagionale.



L’avvio di ripresa non muta il copione, col Palermo che fatica a trovare spazi, mentre la Sampdoria sfiora il raddoppio con Esposito, ancora in anticipo su Lucioni; di testa, prova anche Yepes, neutralizzato dal 22 rosanero. Corini tenta la scossa, aggiungendo Mancuso a fianco di Brunori al posto di un evanescente Insigne. I rosanero accumulano soltanto corner, su uno dei quali stacca Lucioni che scalda i guanti di Stankovic, i cui interventi, fin qui rari, saranno da qui in poi decisivi.

A metà tempo cresce ulteriormente l’assetto offensivo del Palermo: con gli ingressi di Valente e Soleri, Corini dispiega tutto il suo reparto offensivo in campo, passando ad una sorta di 3-4-1-2 con Lund (poi rilevato da Aurelio) sopravanzato a sinistra, Valente sul lato opposto, Mancuso a supporto di Soleri e Brunori. Il Palermo, sempre più sbilanciato, inizia un crescente assedio, che spinge i doriani a chiudersi per blindare il risultato. A ciò contribuisce, negli ultimi cinque minuti, il numero uno della Sampdoria: dapprima neutralizzando una conclusione debole di Soleri e poi respingendo con sicurezza e riflessi due ulteriori assalti, prima di Mancuso e poi ancora di Soleri.



La Samp porta a casa la terza vittoria stagionale, il Palermo la terza sconfitta (nonché seconda consecutiva), scivolando al quinto posto in base agli altri risultati del pomeriggio e a conclusione di una prestazione poco convincente. Dopo la quale, dato il rendimento altalenante del Palermo, è lecito supporre che saranno in molti a interrogarsi sul futuro della gestione Corini, atteso nei prossimi sette giorni dalle sfide con Brescia e Cittadella.

Guarda gli highlights di Sampdoria-Palermo.



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