Il progetto prevede la digitalizzazione delle pergamene di padre Benedetto Papale, celebre proprio per i disegni dell’illuminazione notturna della scala monumentale di Santa Maria del Monte.


Calatino

Caltagirone avrà il suo Museo digitale della Luminaria

Oltre 90mila euro per la realizzazione del Museo digitale della Luminaria, in un contesto – la Corte Capitaniale, nel “cuore” del centro storico di Caltagirone – che è destinato a caratterizzarsi per un’impronta di grande apertura ai nuovi strumenti e linguaggi, in quanto, come annunciato dall’Amministrazione comunale, questo edificio ospiterà pure l’Unesco Visitor Center e il Museo virtuale del territorio calatino.

Si tratta di risorse in gran parte assegnate dal Ministero della Cultura a beneficio del progetto presentato in partnership dall’associazione Genius Loci, dal Comune di Caltagirone (assessorato al Patrimonio Unesco e alle Eredità immateriali), dal Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci – Museo regionale della Ceramica di Caltagirone, dall’Ufficio per i Beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Caltagirone, dalla Fondazione Istituto tecnico superiore per la tecnologia dell’informazione e della comunicazione “Steve Jobs”, dall’ azienda “Verus Ceramiche” e dalla “Bottega d’arte ceramica Navanzino”.



Il progetto del Museo digitale della Luminaria a Caltagirone

Per l’esattezza, il costo totale del progetto è di 90.830,84 euro, 72.664,67 dei quali costituiti dal finanziamento del Ministero, mentre i rimanenti 18.166,17 euro sono a carico di Genius Loci.

Il Museo digitale della Luminaria sorgerà al primo piano dell’immobile, in locali concessi in uso gratuito per 10 anni all’associazione che cofinanzia l’iniziativa e che già disponeva in parte degli stessi locali. Il progetto prevede la digitalizzazione delle pergamene di padre Benedetto Papale, celebre proprio per i disegni dell’illuminazione notturna della scala monumentale di Santa Maria del Monte, permettendone quindi la consultazione e la divulgazione. In particolare, il “Museo digitale” raccoglierà i disegni creati da padre Benedetto Papale e oggi custoditi in maggior numero (circa 80) al Museo regionale della Ceramica e altri da privati. Il Museo digitale sarà composto da: una sala espositiva, una sala immersiva, un laboratorio – archivio, servizi igienici e una sala con access point internet.



“Si tratta – dichiarano il sindaco Fabio Roccuzzo e l’assessore alla Cultura Claudio Lo Monacodi un finanziamento di grande importanza che, attraverso l’allestimento del Museo digitale della Luminaria, permetterà di accrescere l’offerta culturale e museale della città, contribuendo a tramandare e a valorizzare, mediante le nuove tecnologie, una tradizione che è già inserita nel Rei (Registro eredità immateriali). Questa iniziativa – aggiungono il primo cittadino e l’assessore Lo Monaco – si inserisce in un ambito, quello della prestigiosa Corte Capitaniale, che si appresta a diventare un grande contenitore culturale e di sicuro richiamo turistico”.

“Questo progetto, con la creazione del Museo digitale della Luminaria – sottolinea Luigi Falcone, presidente di Genius Loci, l’associazione che ha come fine principale la tutela e valorizzazione delle bellezze di Caltagirone e che dalla sua costituzione, nel 2017, collabora con le amministrazioni comunali e le altre istituzioni -, ci inorgoglisce in quanto ci permette di donare alla città un’importante struttura museale, grazie alla quale sia i tanti turisti che giungono a Caltagirone, sia gli stessi calatini potranno conoscere un patrimonio artistico finora, anche per la delicatezza dei materiali su cui disegni sono stati realizzati, rimasto accessibile a pochi. Previsto un team di competenze di alto profilo”.



scala illuminata Caltagirone


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Articoli a cura della redazione di SiciliaLive.eu

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