Il racconto di com’è andata con Ryanair e qualche consiglio per chi deve raggiungere lo scalo di Fontanarossa in questo momento di crisi per gli aeroporti della Sicilia.
Odissea con Ryanair per Catania: consigli per raggiungere l’aeroporto
Oramai ne sono a conoscenza anche a Tonga: il terminal A dell’aeroporto di Catania è andato in fumo in una notte di mezza estate (metà luglio per l’esatezza) e uno dei più grandi scali del Sud Italia si è ritrovato in una situazione che definire critica è un eufemismo in quello che è il periodo più trafficato dell’anno.
Come se non bastasse, ad acuire il tutto ci hanno pensato dei delinquenti – non mi viene in mente un termine meno offensivo – autori dell’emergenza incendi in Sicilia che ha messo in ginocchio ulteriormente la nostra terra portando anche alla chiusura per alcune ore, tra il 24 e il 25 luglio, dell’aeroporto Falcone – Borsellino di Palermo con danni per l’Isola incalcolabili, turismo ed eventi compresi. Per esempio il leggendario batterista dei Police Stewart Copeland ha dovuto cancellare il concerto al Teatro Antico di Taormina e gli Articolo 31 hanno dovuto rinviare il proprio live di Catania a settembre.
Detto questo, vi racconto la mia esperienza di volo nel contesto su descritto e cerco di dare qualche informazione e qualche consiglio a chi ha necessità di raggiungere l’aeroporto di Catania senza dover per forza affrontare un viaggio della speranza, come è capitato a me.
Il volo Ryanair da Bologna a Catania
Mesi fa, quando il preambolo sopra non era nemmeno immaginabile, ho comprato un biglietto Ryanair da Bologna a Catania: volo FR3890 con partenza alle 21:10 del 26 luglio da BLQ e arrivo previsto alle 22:50 dello stesso giorno a CTA.
Il 25 luglio, Ryanair mi comunica che l’aereoporto di arrivo non sarà più quello di Fontanarossa, ma quello di Trapani: nella mail hai due link a disposizione attraverso i quali puoi accettare il cambio destinazione e/o richiedere il rimborso. Sospirando amaro accetto il cambio aeroporto, ma in fondo era molto probabile che andasse così.
Alle 19:00 del 26 luglio sono già a Bologna Centrale e decido di utilizzare il Marconi Express, la veloce monorotaia elettrica che connette in maniera green e frequente l’aeroporto Guglielmo Marconi, appunto, alla stazione centrale. Pago 11 euro, anche se Google Maps mi indicava 9,20 euro, e in appena 7 minuti – rivivendo la magia/disagio delle montagne russe – sono già all’ingresso dell’aeroporto di Bologna.
La prima cosa che noto è che ci sono due Ryanair in partenza alle 21:10: uno verso Catania in ritardo e uno verso Trapani in orario:
“Vabbè, è il tabellone fuori, magari dentro la situazione è più chiara”;
“L’avranno lasciato per sbaglio, sicuramente è un doppione per indicare quello dirottato a Trapani”;
“Vuoi vedere che con i ritardi accumulati si riesce ad atterrare a Catania?”.
No, no e no. La situazione viene chiarita solo all’imbarco del volo FR4301 per Trapani quando al gate si presentano più di 300 persone: sono schedulati due voli per Trapani alla stessa ora, di cui uno è quello per Catania “dirottato” che OVVIAMENTE non è in orario. Col primo aggiornamento la partenza è prevista alle 22:35, col secondo alle 23:15 e col terzo alle 23:40. Alle 23:50 siamo sull’aereo e l’annunicio del capitano che il velivolo è diretto a Trapani spegne qualsiasi residua speranza di arrivo alle pendici dell’Etna.
L’efficiente bus navetta Ryanair dall’aeroporto di Trapani Birgi a Catania
Non c’è niente da dire sul servizio navetta che da Trapani ti porta a Catania: all’uscita dell’aeroporto di Birgi, indipendentemente dall’ora, ci sono una schiera di bus – dotati di aria condizionata e bagno – in vostra attesa. Personale e volontari indicano ai viaggiatori dove salire: in meno di 10-15 minuti si parte alla volta del Vincenzo Bellini e, compresa una sosta all’Autogrill Scillato della A19 Palermo – Catania, in circa quattro ore e mezza siete lì, dove il vostro aereo doveva originariamente atterrare.
Nel mio caso, alle 5:30 del giorno dopo sono arrivato all’aeroporto di Catania, con un ritardo di circa 7 ore rispetto a quanto previsto qualche mese fa, ma con una splendida alba ad accogliermi.
Consigli per chi vuole atterrare/partire non dall’altra parte della Sicilia
Come ben sapete il numero di voli in partenza e in arrivo a Catania è molto ridotto: l’unico terminal in funzione è il terminal C le cui capacità sono ridotte a quattro gate.
La lista dei voli confermati, cancellati e dirottati viene aggiornata giorno dopo giorno e il sito dell’aeroporto di Catania è l’unica fonte certa a cui fare riferimento oltre chiaramente alla compagnia del proprio volo.
Questo è il mio consiglio a chi vuole partire da/per Catania, sperando di non essere trasferito dall’altra parte della Sicilia: monitorate il vostro volo nei giorni precedenti alla partenza/arrivo sul sito https://www.aeroporto.catania.it/voli/partenze-arrivi/ e fate le vostre valutazioni. Se siete della Sicilia centro-orientale, magari, vi sta bene anche un eventuale dirottamento a Comiso, stesso discorso vale se dovete andare nell’Ovest dell’Isola e siete dirottati a Trapani.
Se invece avete la necessità di atterrare a Catania e non avete voglia/tempo di spostarvi in navetta (I BUS NAVETTA CHE COLLEGANO I VARI AEROPORTI SICILIANI SONO GRATUITI) valutate di prendere un altro volo che magari parte/arriva a Fontanarossa.
Come fare a saperlo? Non avrete mai la probabilità del 100%, ma se monitorate i giorni prima del vostro viaggio, come consigliato sopra, potete grossomodo farvi un’idea di chi ha maggiore possibilità di arrivo/decollo a Catania.
Sicilia, ora si contano i danni: Regione li quantifica dopo incendi
Edward Agrippino Margarone nasce nell’estate di Italia ’90. Cresce a Mineo dove due grandi passioni cominciano a stregarlo: lo sport e la musica. Giornalista e laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni, ha coordinato diverse redazioni prima di fondare SiciliaLive. In pianta stabile a Catania, il suo nome è sinonimo di concerto: se andate a un live, con ogni probabilità, lo trovate lì da qualche parte.