Lacrime di sangue sul volto del santo in provincia di Catania? In corso accertamenti per stabilirne l’autenticità e se si tratta di miracolo.


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Lacrime di sangue per Sant’Egidio? Accertamenti nel Catanese [FOTO]

Lacrime di sangue sul volto della statua di Sant’Egidio, il patrono di Linguaglossa? Sono in corso ancora degli accertamenti per stabilirne l’autenticità e se si tratta di un miracolo. Il liquido, di colore rosso, sembrerebbe essere apparso ieri sera, alla vigilia dell’anniversario dell’impressionante colata dell’Etna del 1923.

Di seguito quanto commentato da Gaetano Ragaglia, presidente dell’associazione “Commissione Festeggiamenti Sant’Egidio Abate”:

“A nome della commissione festeggiamenti Sant’Egidio Abate per favore totale prudenza in affermazioni. Tutto è nelle mani del Vescovo e di chi di competenza. Noi come chiesa seguendo quanto detto dal Vescovo chiediamo di non diffondere affermazioni di nessun genere. Grazie”.
Prudenza e non facciamo condivisioni e ulteriori diffusioni fino agli accertamenti opportuni.

Sant'Egidio lacrime sangue

Sant'Egidio lacrime sangue

Photo credits: Salvatore Lo Giudice

Il miracolo di Sant’Egidio del 1923

La notte tra il 16 ed il 17 giugno del 1923 “scassau a muntagna”: l’Etna si aprì all’altezza di Monte Nero, sul fianco laterale, intorno ai 2000 metri.

Gli abitanti di Linguaglossa capirono immediatamente la gravità dell’eruzione, infatti assistevano attoniti all’apertura di crateri con forti emissioni di lava e una forte attività esplosiva: la lava percorse 11 chilometri, fino alle porte del paese di Linguaglossa – arrivando a dividere la statale che va in direzione di Randazzo – e minacciando i paesi di Cerro e Catena.

Anche le alte autorità nazionali avevano intuito la gravità dell’eruzione del 1923: il 19 giugno arrivò a Linguaglossa il Re d’Italia Vittorio Emanuele III e il 20 giugno arrivò anche il Presidente del Consiglio, Benito Mussolini.

I cittadini, allora, vista la gravità dell’eruzione cominciarono a pregare il santo patrono Sant’Egidio, fino a portarlo di fronte la stazione di ”Cerro” per invocare il miracolo. Il 25 giugno fu dichiarato che la colata di lava stava perdendo forza e che non stesse più scendendo a valle e che quindi il paese di Linguaglossa non fosse più in pericolo.

Tutto il paese allora si riunì in festa per ricordare Sant’Egidio come il santo miracoloso. Il 18 luglio la lava si fermò definitivamente dopo 32 giorni di continua attività.

Sicilia Live

Articoli a cura della redazione di SiciliaLive.eu

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