Agricoltura Sicilia: presentata questa mattina la misura che consentirà ad agricoltori di dotarsi di invasi con il sostegno della Regione.


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Agricoltura Sicilia: 20 milioni da investire in “piccoli invasi aziendali”

Agricoltura Sicilia: è stata presentata questa mattina, a Palazzo Orleans, la misura che consentirà ad agricoltori e allevatori di dotarsi di invasi con il sostegno finanziario della Regione Siciliana. Alla riunione hanno partecipato il presidente Nello Musumeci, l’assessore all’Agricoltura Toni Scilla, il presidente dell’Irfis, Giacomo Gargano, il dirigente generale del dipartimento dell’Agricoltura Dario Cartabellotta e il direttore della Struttura contro il dissesto idrogeologico, Maurizio Croce. Il progetto è finanziato con 20 milioni di euro del Fondo sviluppo e coesione. I mutui agevolati saranno erogati dall’Irfis, attraverso le risorse del Fondo Sicilia. 

Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci riguardo l’Agricoltura Sicilia afferma: “Rendiamo finalmente operativa un’azione contenuta nel “Piano regionale per la lotta alla siccità. Questa misura mette a disposizione degli agricoltori un prezioso strumento, consentendo alle nostre imprese agricole e zootecniche, soprattutto nelle aree in cui scarseggiano le risorse idriche, di disporre di piccoli invasi diffusi. Opere che, nel rispetto dell’ambiente, saranno importanti anche per contrastare il dissesto idrogeologico del territorio”.

“Quello presentato oggispiega l’assessore Toni Scillaè un provvedimento necessario con cui contribuiamo a risolvere un problema importante della nostra agricoltura. Si tratta di una scelta strategica del governo Musumeci che guarda agli interessi pratici di un mondo, a volte trascurato, che rappresenta un polmone economico vitale per la Sicilia”.

L’Avviso prevede una procedura semplificata. I beneficiari sono persone fisiche o aziende. Possono essere finanziati piccoli invasi della capienza massima di centomila metri cubi. L’investimento non dovrà essere superiore a 300 mila euro e il contributo a fondo perduto sarà pari al 50 per cento dei costi ammissibili, ma potrà arrivare sino al 70 per cento nel caso in cui a presentare il progetto siano giovani agricoltori o agricoltori già insediati da cinque anni o si tratti di investimenti collettivi. I criteri di selezione terranno conto anche dell’adesione a regimi di produzione di qualità, come Biologico, Dop, Igp, Docg, Doc e altri ancora specificati dall’avviso. 
A integrare i contributi a fondo perduto interverrà l’Irfis, la banca della Regione, attraverso il Fondo Sicilia. L’Istituto concederà finanziamenti a tasso agevolato, della durata massima di 12 anni, di cui 2 di preammortamento, anche a chi non dispone di tutta la liquidità necessaria a completare l’investimento e non è in condizione di ottenere crediti dalle banche. L’importo massimo del finanziamento è pari al 50 per cento dell’investimento ammesso o al 30 per cento, nel caso in cui i contributi a fondo perduto raggiungano la quota del 70 per cento dell’investimento.

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