Tre comuni potrebbere essere presto “zona rossa” in Sicilia. Per contrastare la diffusione del Coronavirus ecco quali territori presto saranno off limits.
Tre comuni della Sicilia diventano “zona rossa”: ecco quali sono
Altri tre comuni siciliani sono diventati “zona rossa”. Si tratta della città di Messina e dei comuni di Castel di Judica e Ramacca, entrambi in provincia di Catania.
A fare scattare l’allarme sono state le relazioni trasmesse dai dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali all’assessorato alla Salute. Per tale ragione il presidente della Regione ha adottato i provvedimenti conseguenti affinché questi comuni della Sicilia siano zona rossa, ovvero la firma di una nuova ordinanza in vigore dall’11 gennaio e valida fino al 31 dello stesso mese.
Cosa succede ai comuni “zona rossa” in Sicilia
In particolare, sarà vietato l’accesso e l’allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati. Previsto, inoltre, il divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, tranne che per: comprovate esigenze di lavoro; acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità; ragioni di natura sanitaria; stato di necessità; usufruire di servizi o svolgere attività non sospese.
Stop anche alle attività didattiche e scolastiche (di ogni ordine e grado) e degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.
Consentito, invece, il transito, in ingresso e in uscita, dal comune, per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza, nonché esclusivamente per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari e di beni o servizi essenziali.
Consentita l’entrata e l’uscita dal paese esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.
Il commento dell’assessore alla Salute Razza
“Tempestività e rigore – ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza – sono per noi indispensabili in una fase in cui le performance positive sulla campagna vaccinale non possono e non devono subire distrazioni. Il mese di gennaio è strategico sotto il profilo sanitario ed economico. I cittadini sono i primi ad averne la piena consapevolezza. In particolare, in base alle recenti indicazioni del Comitato tecnico scientifico regionale, verrà effettuato un monitoraggio costante e analitico su tutto il territorio regionale”.
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Articoli a cura della redazione di SiciliaLive.eu