“La giornata contro la violenza sulle donne deve essere l’occasione per assumere impegni concreti oltre le rituali petizioni di principio”.


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Giornata contro violenza donne: “In Sicilia 13 nuove case d’accoglienza”

“La giornata contro la violenza sulle donne deve essere l’occasione per assumere impegni concreti oltre le rituali petizioni di principio. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, circa il 35 per cento delle donne nel mondo ha subìto violenza. Un dato impressionante che impone, a chi ha responsabilità politiche e di governo, di moltiplicare gli sforzi per contrastare questo odioso fenomeno che potrebbe persino crescere in concomitanza con le necessarie misure di contenimento della pandemia”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

“Il governo regionale – prosegue Musumeci – ha curato con particolare attenzione la nascita di centri antiviolenza e, nei mesi scorsi, ha impegnato le somme per la realizzazione di 13 nuove Case di accoglienza a indirizzo segreto per donne vittime di violenza e dei loro figli minori. A regime, la Sicilia sarà dotata di 52 case-rifugio finanziate con contributi nazionali e regionali, sparse in tutta l’Isola. E’ una battaglia che si vince con azioni concrete, ma anche con un costante impegno culturale”.

Giornata contro la violenza sulle donne a Catania

L’amministrazione Comunale, con l’Assessorato alle Pari Opportunità, retto da Barbara Mirabella, ha promosso una serie di azioni per sensibilizzare i cittadini rispetto al fenomeno della violenza contro le donne, anche al fine di promuovere una corretta cultura della relazione uomo-donna in ogni età e nella prospettiva di rafforzare il messaggio del cammino verso una società libera dalla violenza e dagli stereotipi di genere.

Nella serata del 25 novembre verrà illuminato di rosso Palazzo degli Elefanti e la fontana di piazza Giovanni XXIII raffigurante il “Ratto di Proserpina”, per “accendere una luce” su questo grave fenomeno della violenza sulle donne.

“Purtroppo quest’anno anche la data del 25 novembre è condizionata dalle restrizioni dovute alla pandemia – ha sottolineato Barbara Mirabella, assessora per le Pari opportunità -. Le limitazioni  si sono ripercosse sugli eventi, che quest’anno non possono essere aperti al pubblico. Tuttavia la città di Catania ha voluto dimostrare la forza della rete, aggregata dall’Assessorato alle pari opportunità, con una serie di iniziative anche simboliche, ma comunque di grande efficacia comunicativa, poiché la lotta per la parità di genere non deve mai fermarsi: secondo un rapporto dell’Onu, la quarantena forzata che ha costretto decine di milioni di persone a rinchiudersi in casa per settimane ha causato un aumento degli abusi sulle persone più vulnerabili, compresi i minori.

Lo stress della quarantena, l’incertezza economica e la vicinanza forzata con gli aggressori hanno scatenato le richieste di aiuto. Per questo – ha detto Mirabella – cerchiamo di tenere sveglia la coscienza collettiva. Ringrazio di cuore le associazioni femminili, le tante realtà sociali e culturali della città, i movimenti sindacali, gli editori , le cittadine ed i cittadini per aver condiviso questa importante campagna di comunicazione alla quale, come Amministrazione Comunale aderiamo con sincera convinzione”.

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Articoli a cura della redazione di SiciliaLive.eu

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